Alle soglie di una nuova stagione agonistica c'e' chi, sapendo di aver messo molto fieno…
Allenamenti autunnali: lavoro di finitura
Una programmazione intensiva anche quella autunnale che, compatibilmente con gli impegni scolastici e con le sedute di atletica, grazie alle diverse finalità tecniche di ciascuno stage e alle diverse prerogative dei resort location degli allenamenti, complici ottime condizioni meteo ( a compensare quelle disastrose dell’estate) ci ha dato modo di espletare al meglio il lavoro di finitura e quindi tutto quello che concerne la stabilizzazione del gesto e la gestione delle variabili, importantissima in uno sport come lo sci in cui sono proprio le variabili il light motive di qualsiasi gara e prestazione.
Quindi neve, anzi ghiaccio, a dir poco durissimo sui pendii sempre molto impegnativi del Grand Motte di Tignes, sui quali abbiamo svolto gli allenamenti durante i primi tre WE di ottobre, un lavoro specifico sulla qualità degli appoggi in GS, mentre sullo slalom abbiamo differenziato tracciati e pendenze in relazione alle diverse età e tipologia di palo.
Non ha deluso le aspettative di atleti, genitori e allenatori, il lungo WE dei Santi, ritornando al campo base di Les deux Alpes e ritrovando il gusto di sciare sulla farinosa ma compatta neve invernale alla luce di un cielo terso. Anche in questa circostanza ha avuto la priorità la regina delle discipline, lo slalom Gigante, grazie ai due corridoi differenziati del Mourtuse: uno destinato alle prove a cronometro dei Children con qualche sporadica aggregazione dei pulcini che hanno dimostrato di essere pronti alla sfida, mentre un altro dedicato all’addestramento con tracciatini finalizzati a distanza tra i 19 edi 23 m.
Unica ma gravissima nota dolente, l’infortunio incorso alla giovane quanto promettente Angelica Testa: una caduta sulla spalla che le ha procurato una frattura dell’omero prontamente riallineato chirurgicamente grazie alla disponibilità di uno staff medico d’eccellenza raccomandatoci dalla commissione medica federale nella persona del Dott. Panzeri. Ora , grazie alla scelta del chirurgo pediatrico dott. Curci di operare per endoscopia evitando così l’intervento invasivo per incisione, i tempi di recupero per la nostra Angelica si prospettano drasticamente più brevi di quelli ipotizzati inizialmente: 3-4 mesi di riabilitazione e poi un risolutivo controllo per decretare l’esito della calcificazione e l’agognato ritorno sulle nevi di casa. In bocca al lupo Angie! Il Golden Team tifa per te …
Prove a cronometro anche in slalom, nell’ultima giornata di stage del 2 novembre: palo alto per children e categoria giovani, palo nano e palo alto da 27 per i pulcini, con una speciale attenzione al tema dei cambi di ritmo e dell’approccio alle figure verticali con relativa tecnica di abbattimento del palo.
Arrivati dunque alle porte della nuova stagione agonistica, la prima neve è già caduta sulle vette olimpiche anche se dovremo pazientare fino all’apertura impianti del 6 dicembre.
Quindi in virtù del meteo avverso che in questo periodo dell’anno tempesta sulle alture dei ghiacciai, confermato anche dalle previsioni dei prossimi giorni e data l’impossibilità di sciare sulla neve ancora inconsistenze delle montagne di casa, eccoci optare per una soluzione strategica, di elevato contenuto tecnico: stage in Skidome dal 13 al 16 novembre. La struttura prescelta è quella Lithuana di Druskininkai, centro federale prescelto dai nostri azzurri proprio per la preparazione dell’imminente slalom di Levi, caratterizzato da un innovativo sistema d’innevamento e da piste con cambi di pendenza quindi polivalenti anche per tracciati di GS, aspetto originalissimo in Skidome.
Questa pioneristica programmazione ci da modo di ottimizzare la finestra del WE, di non perdere il giovedi come giornata scolastica grazie ad un volo aereo con partenza alle 20.00 da Orio al Serio e di economizzare le risorse di atleti e coach grazie ad un pacchetto basico ma completo di tutti i servizi necessari compreso il materiale per la tracciatura in loco. Gli allenamenti si svolgeranno durante due sessioni giornaliere da due ore, per un totale di 4 ore di sci intervallate solo dalla pausa pranzo nel ristorante della struttura. Quindi un lavoro intensivo per qualità della neve (barrata) e quantità di prove realizzabili, prevalentemente dedicato allo slalom sempre con tracciati e pali differenziati.
Allenamento quindi ma anche un’esperienza caratterizzata da momenti ricreativi come le pause post sci nell’acquafan della stessa struttura dello skidome.
Certo, una programmazione di altissimo profilo tecnico che ha richiesto ad atleti e famiglie un impegno straordinario sia per gli aspetti logistici che per quelli scolastici che hanno complicato la gestione soprattutto di quegli atleti impegnati dal primo anno di medie come dalle superiori, sacrifici che però rappresentano un importante investimento sia per l’esito sciistico ma soprattutto per il percorso formativo dei nostri ragazzi chiamati ad importanti scelte di responsabilità e di autogestione tra gli inscindibili impegni scolastici e sportivi.
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